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  • Se il debitore non dovesse pagare nella fase “stragiudiziale” verrà avviata la procedura giudiziaria di recupero credito?
    Eventuali azioni di recupero credito in via Giudiziaria verranno avviate unicamente solo con il consenso del creditore. Prima di procedere all’avvio della procedura, l’azienda, di concerto con il creditore e i legali prospettano i vari scenari al cliente il quale dopo aver ricevuto adeguato preventivo di spesa per l’azione giudiziaria sceglie il da farsi. I costi per l’avvio delle procedure Giudiziarie rimangono in ogni caso a carico del creditore, tali costi come previsto dalle norme in materia verranno addebitati al debitore insolvente.
  • Posso inserire immagini, video o gif nelle domande frequenti?
    Sì, basta seguire questi passaggi: Vai su "Impostazioni app" Clicca su "Gestisci domande" frequenti Crea o seleziona la domanda a cui vuoi aggiungere un file multimediale Per modificare la risposta, clicca sul video, l'immagine o l'icona GIF Aggiungi i file multimediali della galleria e salva
  • Di quali documenti/dati avrete bisogno per poter operare con noi?
    Dopo la stipula del contratto e la definizione dell’incarico formale, è sufficiente ricevere un file contenente i dati anagrafici e/o la ragione sociale del debitore nel caso in cui il cliente/debitore fosse una società, l’anzianità del credito e, infine, l’importo da dover recuperare.
  • Che differenza c’è tra recupero crediti stragiudiziale e giudiziale?
    Per recupero credito stragiudiziale comunemente si intende fare riferimento a tutte quelle attività finalizzate a portare il debitore a estinguere il proprio debito attraverso una soluzione concordata o bonaria. In genere vengono utilizzati strumenti quali solleciti epistolari o telefonici e/o azioni scritte e verbali. Al contrario, per recupero giudiziale si intendono quelle attività legali eseguite, appunto, da Avvocati professionisti attraverso l’iter delle normative vigenti e sottoposte al giudizio del tribunale competente.
  • Una pratica già affidata all’avvocato può essere gestita contemporaneamente dalla società di recupero crediti?
    Assolutamente No! La cosa importante è rendere fluido il processo dei crediti, evitando che avvengano sovrapposizioni negli interventi o nelle fasi. Non consigliamo di seguire questa strada perché controproducente. L’intervento, da parte della società di recupero crediti, deve essere richiesto molto prima del passaggio della pratica allo Studio Legale (per esempio appena prima che la data di pagamento di una fattura giunga a scadenza).
  • Come vi ponete rispetto alla normativa privacy?
    La società ha fatto proprie le disposizioni dell’autorità garante in materia di Privacy. Non solo, ma abbiamo fatto nostro un preciso codice deontologico di condotta definito in sede di associazione di categoria. Questi principi e le relative modalità operative vengono condivise con ogni cliente all’atto dell’incarico. Tutte le procedure sono informate alla massima tutela sia dei dati che delle persone.
  • Quanto tempo viene trattenuta una pratica per via stragiudiziale?
    Normalmente, ci prefiggiamo un tempo di gestione pari a 45 giorni. Terminato tale periodo, le opzioni che proponiamo sono due: invio al cliente di un sollecito dal profilo formale piu’ incisivo; procedere per via legale, dopo tutte le valutazioni del caso.
  • Le modalità di intervento stragiudiziale di recupero crediti sono uguali anche per l’estero?
    Assolutamente NO! Per i paesi esteri la procedura di recupero credito in via stragiudiziale non è la medesima adottata in Italia; infatti, le procedure e il diritto civile/penale dei paesi esteri è differente dal nostro.
  • I servizi devono essere pagati in anticipo?
    Assolutamente no! Ogni servizio verrà consuntivato al termine del mese e, come detto, al termine del mese riceverete la sintesi di tutte le posizioni trattate corredate dalle necessarie informazioni unitamente alla fattura relativa alle competenze pattuite e maturate nel corso di quel mese. In questo modo non dovrete preoccuparvi di nulla: ogni operazione sarà trasparente e veloce.
  • Vengono richiesti interessi?
    Al debitore vengono richiesti spese e interessi calcolati sulla base del Decreto Legislativo n. 231 del 9 ottobre 2002, “ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali” e in base alle percentuali semestrali emanate dall’ente governativo ISTAT (Istituto Superiore di Statistica). Sarà il cliente ad indicare alla nostra società se vuole applicarli o meno.
  • E se non si riesce a recuperare nulla?
    Nel caso in cui l’esito della pratica fosse negativo, al termine del periodo di gestione della fase stragiudiziale, viene rilasciata una dichiarazione che attesta l'impossibilità del recupero bonario vantato e a fronte di questa attività, viene valutata la possibilità di agire in fase giudiziale oppure di mettere a perdita il credito. In ogni caso valutiamo attentamente con i nostri clienti la miglior strategia da utilizzare.
  • Cosa succede se il cliente/debitore effettua un pagamento?
    Qualora il debitore/cliente sia disponibile ad effettuare un pagamento, verserà la cifra concordata sulle vostre coordinate bancarie.
  • E’ necessario avere un’autorizzazione speciale per svolgere la vostra attività?
    Chi svolge questa attività, deve essere in possesso di apposito titolo autorizzativo.
  • Ogni quanto avrò aggiornamenti sullo stato della pratica?
    Il nostro staff sarà a vostra disposizione per fornirvi i necessari aggiornamenti quotidianamente.
  • Come posso modificare o rimuovere il titolo "Domande frequenti"?
    Per modificare il titolo accedi alla scheda "Impostazioni" dell'app. Se non vuoi mostrare il titolo disabilita l'opzione "Titolo" alla voce "Info da mostrare".
  • Quali procedure offre la legge per recuperare un credito?
    Se il credito è incorporato in un titolo di credito (cambiale, assegno bancario o altri documenti), alla scadenza, questi diviene automaticamente esecutivo ed è possibile procedere subito ad un'azione di recupero mediante precetto di pagamento. Un'altra procedura è quella del ricorso per decreto ingiuntivo. Si tratta di un ordine di pagamento dato al debitore dal giudice mediante decreto. Tale provvedimento può anche essere emesso (o divenire) esecutivo e garantisce al creditore la possibilità di poter agire immediatamente e coattivamente senza intraprendere un'azione giudiziaria ordinaria. Il decreto ingiuntivo può essere richiesto solo se sussistano determinate condizioni. Esiste la possibilità di un ricorso ad un procedimento ordinario (con, all'esito, una sentenza). Accerta l'esistenza e la consistenza del credito, il Giudice condanna il debitore all'adempimento. Oltre a tali mezzi esistono delle specifiche garanzie, che possono essere inserite all'atto della stipula di un contratto, con lo scopo di aumentare le probabilità che il credito venga onorato. Ogni azione di tipo giudiziario, è preceduta dalla costituzione in mora del debitore, che si esplicita in un invito al pagamento fatto dal creditore per iscritto, dalla quale la legge fa scaturire determinati effetti. Non sempre, adire le vie legali risulta essere la soluzione migliore. Infatti, un’azione legale può risultare molto costosa sia in termini di tempo che in termini di risultati conseguiti. In questi casi risulta conveniente trovare una soluzione bonaria o stragiudiziale con il cliente/debitore.
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