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Cessione del credito: una risposta alla stretta bancaria e ai bilanci in sofferenza

  • Immagine del redattore: Osirc
    Osirc
  • 16 minuti fa
  • Tempo di lettura: 1 min

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Il 2024 ha segnato un punto di svolta: le banche hanno ridotto drasticamente l’erogazione di credito alle PMI. L’indagine BCE sul credito (Bank Lending Survey) conferma che l’Italia è tra i Paesi con il calo più marcato nella concessione di nuovi prestiti, complice l’aumento dei tassi e il rischio di insolvenze.

Per molte imprese, i crediti insoluti diventano un peso difficile da sostenere. È qui che interviene la cessione del credito pro-soluto, regolata dal Codice Civile (art. 1260). Questo strumento consente all’azienda di:

  • Trasformare un credito ad alto rischio in una perdita certa e fiscalmente deducibile.

  • Liberare il bilancio aziendale da posizioni deteriorate.

  • Ridurre i costi legali e amministrativi legati a lunghi tentativi di recupero.

Oltre alle grandi banche, anche fondi specializzati e intermediari finanziari hanno iniziato a sviluppare piattaforme digitali per la compravendita di crediti deteriorati (NPLs), creando un vero e proprio mercato parallelo del credito.

👉 In questo scenario, un partner come OSIRC aiuta le aziende a valutare quando conviene intraprendere un recupero e quando invece è più vantaggioso cedere il credito, trasformando un problema in una nuova opportunità di stabilità finanziaria.

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